Qualcosa su di me!
Ho iniziato la mia carriera come direttore d’orchestra nel 2014, quando ho diretto il mio primo concerto professionale presso il Teatro dell’Opera di Varna, in Bulgaria. Con questo teatro è nata una collaborazione proficua e regolarmente mi invita a dirigere programmi sinfonici, affidandomi anche appuntamenti delicati, come i concerti di apertura e chiusura del locale Festival di Pasqua e, nel 2016, il concerto per festeggiare i cinquant’anni di carriera della celebre pianista bulgara Jenny Zaharieva. Questa, in seguito, dirà di essere rimasta molto colpita dal mio “lavoro con l’orchestra, soprattutto per la ricerca di un suono delicato e la cura dei dettagli del fraseggio”, definendomi “un direttore talentoso ed estremamente sensibile”.
Sono nato nel 1979 e ho iniziato a studiare pianoforte all’età di nove anni per intuizione dei miei genitori, che mi iscrissero in una scuola di musica nel quartiere dove abitavamo. La mia famiglia di origine, però, non aveva una tradizione musicale e, anche se il mondo dei suoni mi affascinò da subito, il pianoforte trovò semplicemente un posto tra le altre attività tipiche di un bambino della mia età. Un giorno, rovistando tra i pochi dischi di musica classica che si trovavano in casa, ne trovai uno con un’incisione della quinta sinfonia di Beethoven: lo misi sul giradischi e lo ascoltai. Il ricordo di quel momento è ancora vivo nella mia memoria. Rimasi impietrito sulla sedia a dondolo del salotto mentre le note di quella sinfonia (tutt’ora la mia preferita) mi catturavano, svelandomi un mondo fino ad all’ora sconosciuto. Da lì in avanti ho esplorato voracemente quanto più repertorio possibile, scoprendomi attratto maggiormente da quello sinfonico e mostrandomi curioso per tutto ciò che riguardava la musica, diventata definitivamente il mio principale interesse. Ovviamente il pianoforte iniziò ben presto a non bastarmi più e il passo per maturare l’idea della direzione d’orchestra fu breve e precoce.
Ho completato gli studi pianistici tra il 2005 e il 2008, anni in cui ho conseguito rispettivamente il diploma tradizionale e il diploma accademico di secondo livello. Nel 2004 mi sono laureato in Storia della Musica presso “La Sapienza” Università di Roma con una tesi su Luigi Dallapiccola di cui è stato relatore Pierluigi Petrobelli. Nel 2008 sono stato ammesso al corso di direzione d’orchestra del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Dopo un anno ho proseguito i miei studi con Francesco Vizioli presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, dove mi sono diplomato nel 2010.
È, però, l’incontro con Raffaele Napoli, già allievo di Sergiu Celibidache, a rappresentare per me una svolta fondamentale. Grazie a lui non solo ho avuto modo di conoscere meglio e approfondire la figura di Celibidache, ma, soprattutto, ho appreso i principi sia della tecnica direttoriale tipica della sua scuola che della Fenomenologia della Musica. Tutto questo ha avuto una significativa influenza sul mio rapporto con la musica in generale e la direzione d’orchestra in particolare. Ho poi ricevuto stimoli altrettanto fondamentali da Gianluigi Gelmetti nelle Masterclass estive dell’Accademica Musicale Chigiana di Siena e, negli Stati Uniti, da Markand Thakar durante i conducting seminar presso la Baltimore Chamber Orchestra.
Ben presto ho capito che nella mia professione non bastano le competenze puramente musicali e che, a differenza degli strumentisti, un direttore deve curare anche altri aspetti ed essere abile nel comunicare efficacemente con le persone. Ho cercato di arricchire, quindi, la mia formazione interessandomi alle discipline che si occupano a diversi livelli della comunicazione e ho frequentato corsi sulla programmazione neuro-linguistica (PNL), l’intelligenza emotiva e il linguaggio del corpo.
In Italia collaboro con grande soddisfazione e divertimento con L’Orchestra Sinfonica di Sanremo e con la Roma Tre Orchestra, una realtà giovane e molto stimolante legata all’ambiente universitario. Sono attivo, però, soprattutto all’estero e, in particolare, ho con la Bulgaria un rapporto speciale perché lì ho iniziato il mio percorso professionale e nel 2017 ho diretto anche la mia prima opera, sempre al Teatro dell’Opera di Varna, alla cui orchestra sono legato in maniera speciale e con la quale collaboro sistematicamente dal 2014. Insomma, la musica sinfonica è quella che amo di più e quella per la quale mi sento più tagliato, ma ho cominciato a strizzare l’occhio anche all’opera lirica.
Attualmente vivo a Roma dove oltre allo studio delle partiture e all’insegnamento mi dedico alla pratica dello yoga e alle mie altre passioni: la lettura, il tè e le mie pipe.